Fot. Selva (Ferriere) Maggio 1985
Myosotis scorpioides L.
Fam. Boraginaceae
DESCRIZIONE
La pianta si sviluppa in 10-40 cm, porta molte foglie oblungo-ovate lunghe 2-10 cm, sessili, pelose. L’infiorescenza è a grappolo senza foglie. La corolla è azzurra, rosea al centro.
Fiorisce da maggio a ottobre.
HABITAT
Vive nei prati umidi, rivi, fosse, argini dei fiumi.
E’ presente in quasi tutta Europa.
DISTRIBUZIONE PROVINCIALE
In provincia è poco frequente. Si sta rarefacendo in pianura a causa dello spargimento di diserbanti e dell’inquinamento delle acque
NOTE
Il nome del genere “Myosotis” deriva dal greco "mys, myos" sorcio e "oús, otós" orecchio, dell'orecchio: orecchio di topo, in riferimento alle foglie della pianta. Il nome volgare “nontiscordardime”
Numerose sono le leggende che riguardano questo fiore leggiadro. Secondo un mito persiano, un angelo si innamorò di una mortale e, per penitenza, dovette seminare ovunque sulla terra i fiori del Myosotis. Terminata la pena, ritornò, inghirlandato di nontiscordardimè, dall’amata che, diventata immortale, visse con lui eternamente nel paradiso, un tempo perduto.
Una tragica leggenda del Medioevo tedesco, ci racconta che un cavaliere passeggiava con la sua dama sulla riva di un fiume; chinatosi per raccogliere un mazzetto di fiori, da donare alla sua amata, sbilanciato dal peso dell’armatura, cadde nel fiume. Mentre stava per annegare, gettò i fiori alla sua bella gridando: “Vergisz mein nicht” (non ti scordar di me)
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