Fot. Lanca di Soarza luglio 1995
Gratiola officinalis L
Fam. Scrophulariaceae
DESCRIZIONE
Piante perenne erbacea, con rizoma orizzontale bianco
Fusti eretti, glabri, cavi, cilindrici alla base ed angolari nella parte superiore, poco ramificati. Altezza sino a 50 cm. Foglie brevemente picciolate, opposte, lanceolate, con nervature evidenti, margine con dentelli, lamina lunga fino a 4 cm. I fiori, solitari e lungamente peduncolati, con sviluppo orizzontale, sono costituiti da un calice penta-partito e da una corolla con un labbro superiore formato da un solo lobo e un labbro inferiore con tre lobi uguali. I fiori sono bianchi, striati finemente di rosa e inodori. La fioritura avviene nel periodo estivo.
HABITAT
Cresce in ambienti acquitrinosi, nei prati torbosi, nei luoghi paludosi in genere delle zone temperate e ritmiche della terra, spingendosi anche sulle altitudini montane
DISTRIBUZIONE PROVINCIALE
E’ pianta piuttosto rara nella nostra provincia. E’ presente sporadicamente nei prati umidi, incolti sulle rive dei fossi, fiumi, canali.
NOTE
La pianta era conosciuta con il nome Gratia dei: erba concessa dalla Provvidenza per rimediare i mali, venerata per le sue proprietà medicinali. Il nome popolare stancacavalli deriva dal fatto che i cavalli che se ne nutrono dimagriscono rapidamente. E’ pianta usata come purgativo violento, emetico e diuretico, in passato, quando la medicina per curare usava salassi e purghe, godeva di una certa fama: le sue proprietà erano ricercate nel trattamento dell'idropisia, dell'ascite, nelle malattie croniche della pelle,del fegato, nella gotta ecc.
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