Fot. m. Alfeo – Ottone – giugno 1993
Asphodelus albus Miller
Fam. Liliaceae
DESCRIZIONE
I fusti robusti, alti 50-150 cm , raramente ramificati, portano grosse spighe con fiori bianchi o sfumati di rosa larghi fino a due cm, strettamente addensati. I 6 sepali bianchi con nervatura mediana di color verde sono slargati a forma di stella. I fiori hanno brattee scure.
Le foglie basali sono lunghe, scanalate, formano cespi. Le radici sono tuberose.
Fiorisce da maggio a luglio.
HABITAT
Cresce su prati, pendii rocciosi, radure di bosco ,prati, pascoli
E’ spesso indice di degradazione del terreno a causa di disboscamenti e di successivo asporto dell’humus dovuto alle piogge dilavanti. Gli Asfodeli sono distribuiti lungo la fascia mediterranea.
DISTRIBUZIONE PROVINCIALE
Specie non comune nella nostra provincia, ma presente nei pascoli d’alta montagna.
NOTE
Il nome del genere “Asphodelus” deriva
Gli asfodeli erano venerati dagli antichi Greci come le piante degli Inferi e di conseguenza sacri a Demetra sposa di Plutone. Porfirio racconta che questi fiori erano cibo dei morti che si nutrivano delle loro radici, per questo nell’antichità lo piantavano sui sepolcri.
Omero nell’Odissea ci parla di prati “vestiti di asfodelo” nella parte dell’Ade riservata agli Eroi.
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